12 febbraio 2007

un pensiero di Stefano Lolli

Passione e semplicità, e se fosse questo l'Anno degli estensi?Il Resto del Carlino del 12/02/2007 ed. FERRARA p. 24

SAREBBE FACILE dire che il referendum anti turbogas batte le primarie del centrosinistra. E' invece più logico sommare le oltre 10 mila persone che si sono messe in coda per esprimere il parere su centrale e inceneritore, con le altre 4 mila che l'anno scorso avevano detto di volere Prodi premier. Non vanno dimenticate le altre 2 mila che, in un solo giorno, chiedevano di frenare l'«antennificio» sui tetti di Ferrara. Né le quasi 11 mila che pochi anni fa avevano firmato la petizione promossa da An per mantenere il Sant'Anna dov'è.Un pot pourri probabilmente bizzarro, se si considera che le iniziative hanno avuto promotori diversi, anche nella colorazione politica. Un po' meno se si guarda al fatto che di fronte a domande facili, comprensibili, la gente partecipa. Magari esprimendo il parere emotivamente più forte e istintivo, ma comunque affollandosi laddove ha l'idea, in qualche modo, di poter incidere.Ferrara è stata e resta una delle 'capitali' del voto nelle elezioni ufficiali: si conferma tale anche per una consultazione fai-da-te che probabilmente riveste anche connotati diversi dalla pura battaglia ambientalista, ma che ha avuto il pregio di suscitare passione. E' un caso che le aule di Consiglio comunale e provinciale siano sempre deserte? E' per fatalità che a riempire i dibattiti dei partiti debbano essere, spesso, precettati i simpatizzanti? Così il referendum autogestito consegna questo pungolo ad amministrazioni e partiti: l'obbligo di porsi e di proporre domande facili, e magari di ragionare su risposte comprensibili. Poi la capacità di riscoprire, sotto la cenere della paura per la salute o la sicurezza, il fuoco della passione.E se fosse questo il vero «Anno degli estensi»? Con la 'e' minuscola, i cittadini comuni che possono esprimere il proprio parere e persino essere ascoltati. A costo zero. Perchè il referendum fai-da-te è costato 3 mila euro. Con quei soldi, Luca Ronconi (un nome a caso tra i mega eventi in divenire) non fa nemmeno dire «bah» ai propri attori.Si dirà che è demagogia. Forse. Ma l'alternativa è sotto i nostri occhi. Blocchi del traffico del giovedì: i ferraresi tribolano per il disagio dell'orario no stop. La soluzione non parte dal cuore (diciamo così) delle persone normali ma dal cervello dei politici: con le 'Econavette' chi protesta è un boia o una spia. Bene, dopo due settimane uno dei due minibus è già stato abolito. A furor di... non popolo. E se Sateriale & C. avessero chiesto ai ferraresi come la pensavano, magari mettendosi loro con un banchetto sotto lo Scalone del Municipio? Sì, forse è proprio questo l'Anno degli estensi. Con la 'e' minuscola. s. l.

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