30 gennaio 2007

..senza parole, che parole....

Per me povero ragazzo di campagna è un onore che le mie foto suscitino tanto sentimento.
Per me oggi è un giorno storico. Grazie per le belle parole degli amici di spigolature.
e per chi non ha ricevuto la mia e.mail mensile...andate in www.spigolature.it


Le immagini integrano le parole. A volte le sostituiscono. Assumono, in taluni casi, un valore assoluto, quasi sacrale, quando rappresentano, o si vuole che rappresentino, il reale senza alcuna possibilità di confutazione. Eppure sono una mediazione. Un transfert attraverso cui il fotografo trasmette un messaggio. Al critico si chiede un giudizio formale (la tecnica è precisa?), allo spettatore un parere soggettivo (quell’immagine riesce a toccare le mie corde emotive?), allo studioso uno sguardo distaccato (che accade a destra o sinistra dell’obiettivo? Che cosa è accaduto poco prima o poco dopo?).
Qualunque sia il registro con cui si procede alla lettura di una fotografia, essa racconta sempre una storia. Attraverso un insieme di scatti si potrebbe narrare un romanzo inducendo “l’osservatore” ad abbandonarsi alla suggestione, al ricordo, alla fantasia.
Mantovani ci porta in una Ferrara irreale, perché intangibile o virtuale, proponendoci uno scorcio della Ferrara fisica. In altre parole, ci offre un’altra briciola del suo viaggio onirico…
(introduzione di Gian Luca Balestra)

23 gennaio 2007

sorteggi gare delle bandiere estensi 2007

GARE DEGLI ANTICHI GIOCHI DELLE BANDIERE ESTENSI
Estrazioni effettuate dai Maestri di Campo il 22 gennaio 2007

Sabato 12 Maggio 2007 Ore 21,00
SPECIALITA’ COPPIA TRADIZIONALE
Rione S.Paolo
Borgo S.Luca
Borgo S.Giovanni
Rione S.Maria in Vado
Borgo S.Giacomo
Borgo S.Giorgio
RIONE SANTO SPIRITO
Rione S.Benedetto

Sabato 12 Maggio 2007 Ore 22,00
SPECIALITA’ PICCOLA SQUADRA
Borgo S.Giovanni
Borgo S.Luca
Borgo S.Giorgio
Rione S.Paolo
Borgo S.Giacomo
Rione S.Maria in Vado
RIONE SANTO SPIRITO
Rione S.Benedetto

Domenica 13 Maggio 2007 Ore 16,00
SPECIALITA’ SINGOLO TRADIZIONALE
RIONE SANTO SPIRITO
Borgo S.Luca
Rione S.Benedetto
Rione S.Maria in Vado
Borgo S.Giacomo
Borgo S.Giorgio
Borgo S.Giovanni
Rione S.Paolo

Domenica 13 Maggio 2007 Ore 17,00
SPECIALITA’ GRANDE SQUADRA E MUSICI
RIONE SANTO SPIRITO
Rione S.Maria in Vado
Borgo S.Luca
Rione S.Benedetto
Borgo S.Giorgio
Borgo S.Giacomo
Rione S.Paolo
Borgo S.Giovanni

22 gennaio 2007

la lettera di Mauro Malaguti

Ferrara Locali
Palio di Ferrara, Nervegna sbaglia - La Nuova Ferrara del 21/01/2007

Palio di Ferrara, Nervegna sbaglia
La Nuova Ferrara del 21/01/2007 ed. Nazionale p. 16

Nel merito dell'intervento del consigliere regionale di FI Antonio Nervegna, in cui critica lo stanziamento di 25mila euro a favore del Palio di Ferrara per gli incidenti ai cavalli avvenuti nella scorsa edizione, vorrei esprimere alcune considerazioni a nome della Federazione provinciale di AN, visto anche il fatto che l'unico Progetto di legge presentato in regione per il Palio estense fu promosso dall'ex consigliere regionale, attuale senatore, Alberto Balboni. Il Palio di Ferrara, il più antico del mondo, non può essere riducibile alla sola corsa dei somari e dei cavalli, ma è la più bella e popolare rappresentazione storica della città, con una valenza di aggregazione sociale senza eguali nel mondo dell'associazionismo, sia in termini di partecipazione sia per la convivenza, cosa davvero unica, tra generazioni diverse in una stessa passione. Se sono certamente condivisibili quindi le preoccupazioni del consigliere Nervegna e degli animalisti per la sicurezza, risulta piuttosto incomprensibile la richiesta di ridimensionare o addirittura sopprimere i già esigui finanziamenti regionali. Proprio nella mancanza di adeguate risorse si può infatti ricercare una delle concause che hanno provocato gli incidenti passati. Le questioni tecniche sono complesse, perché la normativa vigente in materia di corse di cavalli creata per ippodromi (dell'Unire), spesso non è applicabile ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni e occorre quindi perfezionare esperienze e professionalità diverse anche tra una città e l'altra. Non appare inoltre superfluo ricordare proprio agli amici animalisti, se pur per l'ennesima volta, che quegli animali che corrono nei circuiti delle rappresentazioni storiche, se garantiti in termini di sicurezza, conducono una qualità di vita nettamente migliore ai loro simili allevati per il macello. Quindi, se davvero si ha a cuore il loro bene, sarà piuttosto opportuno aumentare gli stanziamenti, magari definendone più specificatamente la destinazione in termini di investimenti sulla sicurezza. Già diverse proposte sono state avanzate, tra le quali una proprio del sottoscritto per salvare dai mercati nazionali, con la prevista corsa delle asine, animali essenzialmente destinati al macello, dove sarebbe bene talvolta fare una visita per verificarne le loro spesso deprecabili condizioni. Condividendo comunque che anche gli organizzatori delle manifestazioni debbano aumentare l'impegno in tal senso, ai politici resta un solo sforzo da fare, quello di operare dimenticando tutti gli eventuali contenitori elettorali, contrade o animalisti che siano.
Mauro Malaguti Vicepresidente provinciale An






18 gennaio 2007

E' MORTO DON PATRUNO

In un pomeriggio afoso di fine estate del 1970, io ed un mio amico, Andrea, andammo al circolo ACLI di Montebello8, il mitico Montebello 8.
Andrea mi disse "andiamo a trovare un amico" e salimmo le scale. Trovammo un giovane di buona corporatura. "Gabriele ti presento Don Franco, l'amico degli studenti lavoratori" Pensai, ma questo è un prete? bho! io poi ero abituato a vedere i frati.
Don Franco ci disse di accomodarci. Eravamo in una stanza con un casino.... enorme...era il suo studio.....uno studio di un artista, si perchè Don Franco aveva il dono della pittura.
In men che si dica ci fece i ritratti. Andrea credo che l'abbia ancora, il mio non so più dove è, in quanto da lì a poco trasloccai.
E naturalmente intanto che con il carboncino ci spiaccicava sulla carta, il Don raccontava barzelette, tutte rigorosamente in dialetto ferrarese.
Da quel giorno non ho mai avuto contatti diretti, l'ho visto varie volte in piazza, in parrocchia o al circolo ACLI di Montebello 8, dove molti dei nostri contradaioli sono cresciuti.
L'ultima volta l'ho visto e sentito da Feltrinelli alla presentazione del libro di Dario Franceschini, insieme al sindaco Sateriale. E tra il pubblico c'erano personaggi che appartenevano alla mia gioventù. Personaggi di fedi politiche diverse, di estrazioni sociali diverse, ma che appartenevano sicuramente ad un Suo quadro. La bella gioventù di Ferrara del '68.
Quell'incontro non l'ho mai scordato perchè avvenne qualche giorno prima di conoscere un altro figlio di Dio "strano" Padre Francesco Dallari, l'amico con il saio che ci ha cresciuto, e sposato.
Se penso a Don Franco penso immediatamente a Padre Francesco, uomini senza confini, senza pregiudizi e sopratutto integri.

DICONO CHE DI UOMINI COSì NE NASCONO POCHI PER OGNI GENERAZIONE.

Notizia inserita il 18/1/2007 www.estense.com
La Ferrara laica e quella religiosa in lutto
E' morto don Franco Patruno


di Marco Zavagli
È morto don Franco Patruno. Alle 15.45 di ieri pomeriggio, in una stanza dell’ospedale Sant’Anna, si è spento uno dei più importanti rappresentanti dell’arte ferrarese. La macabra ironia della sorte ha voluto che Patruno se ne andasse proprio mentre la “sua” Casa Cini è al centro di una polemica cittadina per la chiusura (opportuna o meno, tempestiva o meno, non è questo il momento per giudicarlo) decretata dalla curia.
Con lui, intellettuale, pittore riconosciuto a livello nazionale, critico d’arte e cinematografico per l’Osservatore Romano, se ne vanno più di vent’anni di respiro culturale che la città era riuscita a guadagnarsi sotto la sua direzione dell’istituto di via Boccacanale di Santo Stefano.
Ricoverato dal 13 dicembre per una crisi epatica, era già un paio di giorni che i medici, anche a causa di una sopraggiunta crisi respiratoria, disperavano dal poterlo salvare. Era dal 1999 che don Franco lottava contro la malattia, da quando gli fu diagnosticata una cirrosi epatica. La scorsa estate la sua salute fu ulteriormente debilitata dal sopraggiungere di un’altra crisi, legata questa volta al diabete. Ormai il fisico era troppo provato per reggere ad altre complicazioni.
Accanto a lui, nel momento cruciale, c’erano il nipote e don Andrea Zerbini. In tutta Ferrara, in quella religiosa ma anche (e forse soprattutto) in quella laica, regna il cordoglio. La prima testimonianza arriva dal sindaco Gaetano Sateriale, che ricorda come Patruno "e’ stato per trent’anni un protagonista della vita artistica e culturale della nostra città. Oltre che nella missione del sacerdozio don Franco Patruno ha saputo esprimere i suoi ricchi talenti nella pittura, nella scrittura, nella critica d’arte e in quella cinematografica, nell’insegnamento. E’ stato per molti di noi – continua Sateriale - un amico e un prezioso punto di riferimento. La sua poliedricità gli ha permesso di dirigere Casa Cini consolidando le migliori tradizioni di un luogo che per Ferrara rappresenta una vera istituzione culturale, attorno alla quale hanno gravitato alcune delle più fervide intelligenze della nostra città. Ci mancheranno la sua umanità profonda, la sincera generosità, l’acume intellettuale. Ci mancheranno la sua voce e il suo sguardo sempre attento e sensibile. A nome della città di Ferrara e a titolo personale esprimo il più profondo cordoglio per questa dolorosa perdita".
In tarda serata arriva anche il breve comunicato della diocesi che “partecipa al dolore dell'arcivescovo, di tutto il clero, dei famigliari e degli amici, per la scomparsa. La sua alta statura culturale, teologica e artistica unita allo spiccato tratto dialogico e relazionale, fanno avvertire profondamente il grande vuoto che egli lascia nella sua chiesa locale e nella comunità civile cittadina e nazionale”.
Franco Patruno era nato a Ferrara il 29 novembre del 1938. Venne ordinato sacerdote nel 1966. È stato docente in seminario a Ferrara e Bologna, vicario parrocchiale a S. Maria Nuova e S. Biagio dal 1966 al 1967, direttore dell'Ufficio Missionario Diocesano dal 1969 al 1985, assistente giovani AC dal 1966 al 1975, responsabile delle Comunicazioni sociali dal 1971, giornalista dell'Osservatore Romano, direttore di "Casa Cini" dal 1985 al 2005, canonico della Cattedrale di Ferrara dal novembre 2006. E – almeno per molti - molto altro.

E' MORTO DON PATRUNO



In un pomeriggio afoso di fine estate del 1970, io ed un mio amico, Andrea, andammo al circolo ACLI di Montebello8, il mitico Montebello 8.


Andrea mi disse "andiamo a trovare un amico" e salimmo le scale. Trovammo un giovane di buona corporatura. "Gabriele ti presento Don Franco, l'amico degli studenti lavoratori" Pensai, ma questo è un prete? bho! io poi ero abituato a vedere i frati.


Don Franco ci disse di accomodarci. Eravamo in una stanza con un casino.... enorme...era il suo studio.....uno studio di un artista, si perchè Don Franco aveva il dono della pittura.


In men che si dica ci fece i ritratti. Andrea credo che l'abbia ancora, il mio non so più dove è, in quanto da lì a poco trasloccai.


E naturalmente intanto che con il carboncino ci spiaccicava sulla carta, il Don raccontava barzelette, tutte rigorosamente in dialetto ferrarese.


Da quel giorno non ho mai avuto contatti diretti, l'ho visto varie volte in piazza, in parrocchia o al circolo ACLI di Montebello 8, dove molti dei nostri contradaioli sono cresciuti.


L'ultima volta l'ho visto e sentito da Feltrinelli alla presentazione del libro di Dario Franceschini, insieme al sindaco Sateriale. Etra il pubblico c'erano personaggi che appartenevano alla mia gioventù. Personaggi di fedi politiche diverse, di estrazioni sociali diverse, ma che appartenevano sicuramente ad un Suo quadro. La bella gioventù di Ferrara del '68.


Quell'incontro non l'ho mai scordato perchè avvenne qualche giorno prima di conoscere un altro figlio di Dio "strano" Padre Francesco Dallari, l'amico con il saio che ci ha cresciuto, e sposato.




Se penso a Don Franco penso immediatamente a Padre Francesco, uomini senza confini, senza pregiudizi e sopratutto integri.


DICONO CHE DI UOMINI COSì NE NASCONO POCHI PER OGNI GENERAZIONE.








Notizia inserita il 18/1/2007 www.estense.com
La Ferrara laica e quella religiosa in lutto
E' morto don Franco Patruno


di Marco Zavagli
È morto don Franco Patruno. Alle 15.45 di ieri pomeriggio, in una stanza dell’ospedale Sant’Anna, si è spento uno dei più importanti rappresentanti dell’arte ferrarese. La macabra ironia della sorte ha voluto che Patruno se ne andasse proprio mentre la “sua” Casa Cini è al centro di una polemica cittadina per la chiusura (opportuna o meno, tempestiva o meno, non è questo il momento per giudicarlo) decretata dalla curia.
Con lui, intellettuale, pittore riconosciuto a livello nazionale, critico d’arte e cinematografico per l’Osservatore Romano, se ne vanno più di vent’anni di respiro culturale che la città era riuscita a guadagnarsi sotto la sua direzione dell’istituto di via Boccacanale di Santo Stefano.
Ricoverato dal 13 dicembre per una crisi epatica, era già un paio di giorni che i medici, anche a causa di una sopraggiunta crisi respiratoria, disperavano dal poterlo salvare. Era dal 1999 che don Franco lottava contro la malattia, da quando gli fu diagnosticata una cirrosi epatica. La scorsa estate la sua salute fu ulteriormente debilitata dal sopraggiungere di un’altra crisi, legata questa volta al diabete. Ormai il fisico era troppo provato per reggere ad altre complicazioni.
Accanto a lui, nel momento cruciale, c’erano il nipote e don Andrea Zerbini. In tutta Ferrara, in quella religiosa ma anche (e forse soprattutto) in quella laica, regna il cordoglio. La prima testimonianza arriva dal sindaco Gaetano Sateriale, che ricorda come Patruno "e’ stato per trent’anni un protagonista della vita artistica e culturale della nostra città. Oltre che nella missione del sacerdozio don Franco Patruno ha saputo esprimere i suoi ricchi talenti nella pittura, nella scrittura, nella critica d’arte e in quella cinematografica, nell’insegnamento. E’ stato per molti di noi – continua Sateriale - un amico e un prezioso punto di riferimento. La sua poliedricità gli ha permesso di dirigere Casa Cini consolidando le migliori tradizioni di un luogo che per Ferrara rappresenta una vera istituzione culturale, attorno alla quale hanno gravitato alcune delle più fervide intelligenze della nostra città. Ci mancheranno la sua umanità profonda, la sincera generosità, l’acume intellettuale. Ci mancheranno la sua voce e il suo sguardo sempre attento e sensibile. A nome della città di Ferrara e a titolo personale esprimo il più profondo cordoglio per questa dolorosa perdita".
In tarda serata arriva anche il breve comunicato della diocesi che “partecipa al dolore dell'arcivescovo, di tutto il clero, dei famigliari e degli amici, per la scomparsa. La sua alta statura culturale, teologica e artistica unita allo spiccato tratto dialogico e relazionale, fanno avvertire profondamente il grande vuoto che egli lascia nella sua chiesa locale e nella comunità civile cittadina e nazionale”.
Franco Patruno era nato a Ferrara il 29 novembre del 1938. Venne ordinato sacerdote nel 1966. È stato docente in seminario a Ferrara e Bologna, vicario parrocchiale a S. Maria Nuova e S. Biagio dal 1966 al 1967, direttore dell'Ufficio Missionario Diocesano dal 1969 al 1985, assistente giovani AC dal 1966 al 1975, responsabile delle Comunicazioni sociali dal 1971, giornalista dell'Osservatore Romano, direttore di "Casa Cini" dal 1985 al 2005, canonico della Cattedrale di Ferrara dal novembre 2006. E – almeno per molti - molto altro.

17 gennaio 2007

SI PRECISA CHE....

COMUNICATO STAMPA
del 17 gennaio 2007

A precisazione della notizia relativa all’interrogazione del Consigliere Regionale di FI Nervegna che afferma che andrebbero negati i contributi regionali al Palio di Ferrara, in quanto l’organizzazione non avrebbe rispettato “interamente” le prescrizioni in materia, occorre precisare che l’unica presunta, irregolarità riscontrata dalle competenti autorità nel Palio del 28 maggio scorso, si riferisce alla mancanza del c.d. transponder (o microchip) che consente l’identificazione del cavallo, in 4 dei 16 soggetti iscritti al Palio. Contro tale provvedimento amministrativo, che ha stabilito la sanzione minima di € 100 per ogni cavallo irregolare, l’Ente Palio ha proposto ricorso sul presupposto che tali animali non disputarono la corsa, anche a riprova del buon funzionamento dell’organizzazione.
Si tratta, pertanto, laddove sia confermata la sanzione amministrativa, di una irregolarità di modesta entità che non ha inciso in alcun modo sulla corsa del 28 maggio.

Ente Palio della Città di Ferrara

COMINCIAMO A RAGIONARE



cominciamo a ragionare!!!!
SAMO DISPONIBILI AD OSPITARE il sig..Antonio Nervegna in occasione delle manifestazioni del Rione! a patto che venga a tutte......(agh fen gnir la lingua lunga!!!!).............................................se poi qualche altra contrada vuole affiancarsi.......
Forse, e dico forse, la sua integrità di animalista ne potrebbe uscire ridimensionata. CHE NE DITE?
Poi sopratutto si accorgerebbe cosa vogliono dire 25.000 euro ..... una goccia nell'oceano per le contrade!
Complimenti al contradaiolo bianconero PERAZZOLO, che può permettersi di parlare in quanto attivo in una contrada.
gabriele mantovani
rione santo spirito
palio città di ferrara



Notizia inserita il 17/1/2007 - 00:09 www.estense.com
Risposta interna a Forza Italia sui contributi regionali

Perazzolo: ''Il Palio è più di una corsa di cavalli''
“Il Palio non può essere circoscritto alla semplice corsa dei cavalli, ma è molto di più”. Da Forza Italia di Ferrara arriva una mezza smentita nei confronti del collega bolognese Antonio Nervegna che in consiglio regionale aveva bacchettato la decisione della giunta di via Aldo Moro di assegnare un contributo di 25mila euro all'Ente Palio Città di Ferrara. Per Nervegna si era trattato di un “atto incoerente”, specialmente dopo i gravi incidenti dell’ultima edizione. “Capisco che il nostro consigliere regionale si sia lasciato trasportare dall’emozione sull’onda delle immagini drammatiche diffuse dalle televisioni, ma per un ferrarese che vive il Palio dall’interno la questione è diversa”. È il coordinatore provinciale degli azzurri Pier Francesco Perazzolo a correggere il tiro sulla questione sollevata in Regione.
“Certo occorrono norme che tutelino gli animali – continua Perazzolo -, ma da qui a evitare di dare finanziamenti al Palio ne passa. Io sono assolutamente dell’idea – continua l’esponente di Forza Italia – che il Palio vada invece sostenuto con tutti gli sforzi possibili da parte dell’amministrazione, perché la manifestazione non si riduce alla gara dei cavalli o alle corse di piazza Ariostea, ma coinvolge l’intera città e una gran parte dei suoi cittadini di tutte le età, ponendosi – conclude Perazzolo - come uno straordinario momento di aggregazione che porta con sé valori importanti per la vita di Ferrara”.

DISINFORMAZIONE AL 100%

Mi sa tanto di strumentalizzazione politica.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i politici azzurri di Ferrara, considerando che quando c'è stato bisogno ci hanno cercato!!!!!
Io credo che QUANTO SCRITTO DEBBA ESSERE SMENTITO DAI POLITICI FERRARESI, di qualunque fede politica. Dopo il Palio abbiamo letto dichiarazioni di tutto altro tenore tenuti da esponenti politici della minoranza. Alcuni di loro sono anche intervenuti a trasmissioni televisive.
Ma poi leggere che sono morti 3 cavalli e numerosi infortunati.......e poi asserire che sono sostanziosi 25.000 euro, ma veramente siamo ad una politica di stampo REALITY!
Gabriele Mantovani
Rione Santo Spirito
Palio città di Ferrara

FERMIAMO QUESTA DISINFORMAZIONE, STRUMENTALIZZATA O NO!

Questo è quanto ho trovato nel sito di quotidiano.net. alla pagina de il resto del carlino edizione di ferrara
Per carità ognuno può pensare quello che vuole, ma Vi prego leggete bene quanto dichiarato:

Lo svolgimento di competizioni che includono corse di cavalli, sottolinea l'azzurro, "avviene spesso senza tenere conto delle norme vigenti in materia di incolumità pubblica e degli animali, per questo i servizi competenti dovrebbero controllare più attentamente che tutto si svolga in modo adeguato, anche perché la ricaduta di questo genere di gare sui giovani è fortemente diseducativa".
Io credo che sia diseducativo "INVECE" dichiarare cose di cui non si è a conoscenza.

(è ANCHE SBAGLIATO IL N° DEI CAVALLI ABBATTUTI.......................)

(SOSTANZIOSO CONTRIBUTO............................non ho parole..........)
gabriele mantovani rione santo spirito palio città di ferrara

15 gennaio 2007
DOPO GLI INCIDENTI
La Regionefinanzia il Palio
A sollevare il caso dei 25mila euro stanziati per la manifestazione che l'anno scorso ha provocato l' abbattimento di tre cavalli e il ferimento di altri esemplari Antonio Nervegna (FI)
Bologna, 15 gennaio 2007 -
La Regione sostiene economicamente il Palio di Ferrara, a dispetto degli incidenti dell'anno scorso che hanno costretto all'abbattimento di tre cavalli.
A sollevare il caso, in un'interpellanza, è Antonio Nervegna, consigliere regionale di Forza Italia, che critica lo stanziamento di 25 mila euro deciso da viale Aldo Moro in favore della competizione estense.
Del resto, ricorda Nervegna, la stessa Regione ha ammesso che gli incidenti dell'ultima edizione si sono verificati perché gli organizzatori non avrebbero "rispettato interamente le norme vigenti o prescrizioni impartite come per esempio la partecipazione alla gara di cinque cavalli non identificati per l'impossibilita' di lettura dei microchip".
Lo svolgimento di competizioni che includono corse di cavalli, sottolinea l'azzurro, "avviene spesso senza tenere conto delle norme vigenti in materia di incolumità pubblica e degli animali, per questo i servizi competenti dovrebbero controllare più attentamente che tutto si svolga in modo adeguato, anche perché la ricaduta di questo genere di gare sui giovani è fortemente diseducativa". Nervegna chiede quindi alla Giunta regionale quali ragioni abbiano motivato il contributo ad una manifestazione in cui "non sono state rispettate neppure le norme regionali vigenti in materia di benessere animale", quali parametri siano stati utilizzati per quantificare la cifra e se non si ritenga "incoerente" che, da un lato, il Servizio veterinario abbia disposto una sanzione amministrativa nei confronti degli organizzatori del Palio per le irregolarità riscontrate e, dall'altro lato, la Regione abbia concesso un "sostanzioso" contributo.

14 gennaio 2007

la nuova ferrari 2007





da estense.com
La nuova F2007 (foto dal sito ufficiale)
Notizia inserita il 14/1/2007 - 18:07
L'auto è la cinquantatreesima Formula Uno del Cavallino
Ferrari, presentata la nuova F2007
Fiorano. Si chiama F2007 ed è la cinquantatreesima monoposto di Formula 1 costruita dalla Ferrari. La monoposto che correrà nel Mondiale 2007, presentata oggi a Fiorano, sarà la prima del dopo Schumacher e verrà messa a disposizione di Felipe Massa e Kimi Raikkonen. Proprio il finlandese è stato chiamato a Maranello per raccogliere l'eredità del sette volte campione del mondo.Il progetto, contraddistinto dalla sigla interna 658, rappresenta l'interpretazione da parte della Scuderia del regolamento tecnico in vigore nel 2007, la cui principale novità riguarda la sicurezza, con l'introduzione di crash test frontali e posteriori più progressivi e l'inserimento di una struttura, realizzata in materiale composito, con funzioni di protezione laterale, all'altezza dei fianchi del pilota. Tali modifiche hanno comportato un significativo aumento del peso della vettura, di poco inferiore ai dieci chilogrammi.Il telaio della F2007 è stato profondamente modificato rispetto a quello della 248 F1. Il disegno è stato rivisto per alloggiare una nuova sospensione anteriore, che rappresenta un'importante innovazione concettuale principalmente di natura aerodinamica. Le forme delle pance e dei loro imbocchi sono state rivedute in base alle modifiche effettuate nel sistema di raffreddamento, che comportano anche uscite dei radiatori poste sulla parte superiore della carrozzeria, così come sostanzialmente diversa è la presa d'aria dinamica.Il passo è più lungo rispetto alla monoposto precedente. Il posteriore della vettura è molto più rastremato, potendo sfruttare la forma particolarmente scavata della parte inferiore della scatola del cambio, anche quest'anno realizzata in carbonio. Lo stesso cambio, che rimane in posizione longitudinale, è dotato di un innovativo sistema ad innesti rapidi dei rapporti (sette più retromarcia). La sospensione posteriore è simile a quella della 248 F1 del 2006, ma è in cantiere un importante programma di sviluppo in quest'area, anche per sfruttare al meglio i progressi nella conoscenza del comportamento degli pneumatici 2007. Anche la configurazione aerodinamica prevede sostanziali modifiche alle ali anteriore e posteriore prima dell'inizio del Campionato del Mondo. L'originale posizione degli specchietti comparsa sulla monoposto del 2006 è rimasta inalterata e lo stesso si può dire della disposizione degli scarichi. Secondo il regolamento tecnico in vigore a partire da quest'anno, la struttura fondamentale del motore rimane inalterata rispetto alle unità omologate al termine della scorsa stagione. Pertanto, il motore 056 mantiene la sua funzione portante e resta montato longitudinalmente. In base a quanto permesso dal regolamento, rispetto al motore che è stato consegnato alla Fia (la Federazione internazionale dello sport dell'automobile) nell'ottobre 2006, sono stati modificati: la camera di combustione, le valvole e i condotti di aspirazione e di scarico al fine di ottimizzare la curva di coppia del motore per il limite regolamentare di 19.000 giri/min; il pistone, lo spinotto pistone e i getti di raffreddamento pistone per raggiungere la migliore affidabilità in presenza del limite di 19.000 giri/min; l'ingresso e l'uscita dei fluidi (acqua e olio) e gli accessori per agevolare l'integrazione dello 056 nella nuova vettura.