1 dicembre 2006

Lo stato confusionale regna........

Oggi è il giorno dopo.........
Ierisera il consiglio di giustizia ha informato le contrade del responso relativo al ricorso del Rione S.Paolo.
Pollice giù.
Però occorre fare alcune precisazioni, direi abbastanza importanti.
Il consiglio di giustizia si è pronunciato solo sul ricorso di S.Paolo oppure ha indicato anche se è giusto o no consegnare il Palio di S.Giorgio 2006?
Dato che non è di mia conoscenza se il verdetto verrà reso pubblico, non potrò "criticare" alcuni punti della sentenza fino a quel momento.
Però iniziamo a pensare a questo:
  1. Perchè la nuova ferrara e estense.com avevano già informato della sentenza, dalla notte precedente? Se verificate il post su estense.com vedrete che è stato pubblicato alle 00,39, e dato che i giornali per uscire alla mattina presto devono essere chiusi entro le 22,00 viene da pensare che la gola profonda sia la stessa per entrambi gli organi di stampa.
  2. Dato che alle contrade era giunta una nota dal CONSIGLIO DI GIUSTIZIA, che invitava loro a partecipare alla riunione finale, perchè qualcuno ha dato la notizia in anteprima?
  3. Perchè su estense.com gola profonda si è inventato dello scontro dirigenti ente palio sindaco?
  4. Perchè il deposito delle 10.000 firme è arrivato in contemporanea con la sentenza del CONSIGLIO DI GIUSTIZIA?

.... e potrebbero esserci altri punti ma non entriamo anche noi in stato confusionale.

Personalmente posso solo, ad oggi, dichiarare che è stato considerato il Palio alla stessa stregua di una qualunque manifestazione sportiva. E con questo non voglio svilire le manifestazioni sportive, in quanto il Palio non è una manifestazione sportiva.

Non può essere paragonato alla stregua di una competizione logica come può essere una qualunque gara di atletica, o una partita di pallone, o una maratona.

In tutti questi casi ci sono gli agonismi e le regole. ma mentre nelle manifestazioni sportive le regole sono il 100% della base su cui ci si confronta (cronometro, n°giocatori e campo di gioco, classifica d'arrivo..etc...etc.), nel Palio paradossalmente le uniche regole sono solo la partecipazione......

E' difficile da spiegare, e non vuole essere assolutamente un rifiuto alla regolamentazione, ma è prendere atto che il Palio è un modo di vita e un'unione d'intenti, di molteplici irrazionalità

L'unica cosa con cui posso concordare è che il Palio ora è della Città!

E' difficile per me, veterano del Palio, ammettere che lo è diventato grazie alla grave disgrazia avvenuta a BAO NERO.

E allora la richiesta che faccio ai miei concittadini è questa:

Lo sarà anche in tempi più felici e meno sospetti? se fosse così capireste perchè il Palio è giusto, oggi, darlo al Rione S.Paolo. Perchè se fosse veramente vostro il Palio riuscireste a comprendere le mille sfaccettature che noi viviamo ogni giorno e che non riusciamo a trasmettervi, perchè il Palio non è riconducibile ad una semplice equazione matematica.

Non ha senso dire "abbiamo consegnato 10.000 FIRME" se dietro non c'è un principio positivo.

Non ha senso dire "non sono stati compiuti 4 giri" se dietro non c'è una comprensione bilaterale tra il giudice ed il giudicato.

alla prossima

5 commenti:

Anonimo ha detto...

eh no, caro mandula, non mi puoi cadere così sulla classica buccia di banana! dici che il Palio non è la maratona, perchè non c'è agonismo. invece di pensare a Stefano (Baldini) dovevi pensare al tuo amico e contradaiolo Stefano (Lolli), che nella maratona mette lo stesso spirito del Palio. Insomma, non potendo competere, decoubertianamente partecipa. Che sciocchezza, poi, dire che la finalità del Palio non è quella dell'agonismo: se non fosse così, non si disputerebbe oggi così come non si sarebbe mai corso. E nemmeno ci sarebbero le sfilate, gli Omaggi al Duca, le esibizioni più piccole: in ognuna di esse vive l'essenza di una sfida, che non è solo quella della pista ma dell'eleganza e della memoria, del fasto e della tradizione. E persino, banalmente, quella di prevalere sui tanti, troppi ferraresi cui del Palio non interessa una beata.... bip bip...
E dici che non c'è agonismo e competitività! Il problema è che ce n'è troppa ma mal posta.
Vedi, quando io preparo una maraona, pur essendo un semplice partecipante e non certo un campione, mi alleno e mi preparo con la stessa cura del più celebre Stefano: attenzione alle tabelle, cura maniacale delle scarpe e dei materiali, studio del percorso sino al punto da sapere dove e quanti sampietrini ci sono, e poi gli integratori ed i rifornimenti, insomma una roba da folli. eppure le cose sono sempre andate bene: ho finito tutte le maratone che ho corso, ho sempre migliorato i miei tempi e comunque alla fine ero soddisfatto di me stesso, meglio di così non avrei potuto fare.
Il problema del Palio è che da troppo tempo prevalgono i dilettanti allo sbaraglio, sino all'ultima sentenza. E chi invece prepara la manifestazione con lo stesso spirito "agonistico" con cui io intendo una maratona, si ritrova sgambettato, più volte: alla partenza, a metà percorso ed a tre metri dal traguardo.

mandula ha detto...

hai capito lucciole per lanterne.
Certo che il Palio è una competizione, certo che c'è l'agonismo, ma non solo. Ecco la differenzqa tra la maratona ed il Palio.
Quello che voglio dire è che per una corsa c'è una totale specializzazione per quella, mentre per il Palio c'è un mondo intero.
Ma guai svilire la competizione sportiva, tu sai quanto ami anch'io quel tipo di sport. Dico solo che a nessuno frega la maniacalità nel preparare la corsa. Frega la classifica. Chi arriva prima vince e chi arriva secondo arriva secondo, e non può dire nulla.
E' talmente definita la corsa della maratona (i km, i chip, le lepri etc.etc.) che è difficilissimo non normarla.
E che poi dietro ci sia un mondo fatto degli stessi sacrifici di un contradaioli qui non basta.
Quando mai ho sentito fare un ricorso per una maratona?
Il discorso è diverso per la marcia....non è una camminata veloce....non è una corsa lenta....è la marcia.......e quindi ad interpretazione del giudice. E il contradaiolo interpreta sognando. Il maratoneta prende atto della posizione ottenuta e del tempo effettuato. Ma difficilmente sogna, com sogna il contradaiolo. (CERTO STEFANO TU STEFANO L'ALTRO UN'OLIMPIADE PRIMA O POI CI SARà ANCHE PER TE)
C'è un mio amico di Siena che dice che mentre il regolamento regna nelle manifestazioni sportive, lo stesso non regna nei Palii, perchè l'illecito è lecito!
Comprendiamoci subito prima di equivoci, illecito non s'intende nulla di "criminale"
Non ho mai visto nessun maratoneta che "incita" un altro maratoneta a non far vincere un altro maratoneta........nel palio si, perchè se sai che non puoi vincere ti viene da pensare di perdere ma insiema a qualcuno di tua conoscenza......
Tu se non riesci a vincere......ti prepari per un'altra maratona.....

Guarda che non era riduttivo il mio confronto con la maratona, anzi oggi definirei un contradaiolo come un maratoneta sempre in allenamento. Oppure che deve fare una maratona alla settimana.... L'importante è fare le scarpe agli altri..............(scherzo)
La prossima è Roma? ti assicuro che partecipo anch'io e ti straccio!!
Domenica pome alle 15,30 a Santos ci sei?

Anonimo ha detto...

un maratoneta non sogna???
basta, la finisco qua. perchè oltre a non capire niente di Palio, potrei dover pensare di non capire niente anche di maratona. oltre che di tutto il resto di cui non capisco niente.
ps. e se fosse questo invece il problema del Palio? non l'agonismo, le regole-non regole, il sentimento dei contradaioli ma il fatto che tutti, dal genio al somaro, sono convinti di capire tutto solo loro?
meditate, marciatori, meditate

mandula ha detto...

puoi anche aver ragione......mi scoccia......
certo che tu sogni, e chi non pensa che sia così?
il maratoneta ha 42 Km per sognare, i contradaioli un anoo.....se poi sono maratoneti....è anche meglio!!!!!!
Non non penso "il sentimento dei contradaioli ma il fatto che tutti, dal genio al somaro, sono convinti di capire tutto solo loro?"
non lo penso proprio perchè, almeno per me, il fatto che tu sia investito ogni giorno (e non solo nel periodo di allenamento) della responsabilità (che a santos cerchiamo di mantenere nell'ambito del divertimento...) perchè la contrada sia sempre viva ti porta a metterti sempre in gioco ed avere mille dubbi.
Poi tu maratoneta sei singolo, e quindi hai a che fare solo con te stesso (che non so se è meglio o peggio!!) noi non possiamo mai essere soli, il gioco di squadra è alla base di tutto.
Qullo che non riesco a farti capire non è che sto insistendo che è meglio correre il Palio che la maratona di gambulaga, sto solo dicendo che non è facile definire una contrada come lo è invece per una associazione sportiva....magari di maratoneti.

A ferrara ne conosco solo uno che crede di sapere tutto e vive all'ombra di un campanile.....pendente.

mandula ha detto...

dimenticavo...............
la fase del maratoneta dura una parte della vita dell'atleta
il contradaiolo vive diverse fasi nel rione ...ma sempre come contradaiolo.
OH Stefano...........ma sai che poi a me i maratoneti mi.........