30 gennaio 2007

..senza parole, che parole....

Per me povero ragazzo di campagna è un onore che le mie foto suscitino tanto sentimento.
Per me oggi è un giorno storico. Grazie per le belle parole degli amici di spigolature.
e per chi non ha ricevuto la mia e.mail mensile...andate in www.spigolature.it


Le immagini integrano le parole. A volte le sostituiscono. Assumono, in taluni casi, un valore assoluto, quasi sacrale, quando rappresentano, o si vuole che rappresentino, il reale senza alcuna possibilità di confutazione. Eppure sono una mediazione. Un transfert attraverso cui il fotografo trasmette un messaggio. Al critico si chiede un giudizio formale (la tecnica è precisa?), allo spettatore un parere soggettivo (quell’immagine riesce a toccare le mie corde emotive?), allo studioso uno sguardo distaccato (che accade a destra o sinistra dell’obiettivo? Che cosa è accaduto poco prima o poco dopo?).
Qualunque sia il registro con cui si procede alla lettura di una fotografia, essa racconta sempre una storia. Attraverso un insieme di scatti si potrebbe narrare un romanzo inducendo “l’osservatore” ad abbandonarsi alla suggestione, al ricordo, alla fantasia.
Mantovani ci porta in una Ferrara irreale, perché intangibile o virtuale, proponendoci uno scorcio della Ferrara fisica. In altre parole, ci offre un’altra briciola del suo viaggio onirico…
(introduzione di Gian Luca Balestra)

Nessun commento: